"Nel 1994 pensando all'imminente ricorrenza del centenario della nascita della Biennale di Venezia, decido di realizzare una scultura per creare un nuovo riconoscimento. Ecco la nascita di un nuovo Leone Marciano, fedele all'originale nella forma e nelle proporzioni, ma sezionato in quattro parti, uno studio sulla stratificazione dei sogni e dei pensieri che mi porterà a realizzare le opere per "sezioni" e strati. Sarà proprio Gillo Pontecorvo ad apprezzarlo pubblicamente quando verrà premiato. Negli anni a seguire istituzioni veneziane patrocinarono e consegnarono ai maggiori rappresentanti e a personaggi di chiara fama presenti durante la Kermesse cinematografica veneziana, con entusiasmo, le mie opere. Le opere vennero ideate e realizzate (ogni anno cambiando scultura), volendo sottolineare il valore sociale e culturale che questa istituzione veneziana è riuscita a comunicare a livello internazionale in oltre cent'anni di vita. La Mostra dell'Arte cinematografica di Venezia è diventata la vetrina culturale da dove poter vedere il mondo e non lo specchio dove I'arte vede solo se stessa. Ecco perchè io, durante la kermesse veneziana realizzo sculture per chi rende la Mostra del Cinema di Venezia unica al mondo, siano essi personaggi di chiara fama, che direttori e funzionari della Biennale di forte sensibilità e professionalità. Quest'anno in occasione dei 1600 anni di Venezia, le opere che verranno consegnate come riconoscimento rispecchieranno Venezia nei materiali e nei simboli."
- Giorgio Bortoli, scultore -
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