Tagiapiera, depentor, pennachièr e sonador… Il Bergamasco e Venezia (1428-1797)
Organizzatori: Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo
Se dessimo retta a Tomaso Garzoni ne “La Piazza universale di tutte le professioni del mondo et nobili et ignobili” (Venezia 1586) i bergamaschi sarebbero solo facchini “semplici, e vili, e di buona natura […] nati nelle montagne, ove son tratti fuori del tinaccio come tanti Gazotti della gabbia, e mandati fuor della vallata a beneficio di tutto il mondo, che si serve di loro come asini” rozzi e grevi nel linguaggio, “babbioni e turlurù” nelle maniere, ma forti e instancabili e accorti nel risparmiare. Nei lunghi secoli della dominazione, un gran numero di migranti lascia il territorio bergamasco per cercare fortuna a Venezia, “gran teatro del mondo”. Venezia non è l’unica meta, i bergamaschi sono sempre andati ovunque. Gli storici sostengono che la causa primaria della migrazione sia la povertà, accompagnata da spirito di sacrificio e da desiderio di affermazione, condita da “qualche robusta dose di furbizia” (Giuseppe Gullino). Per questo, quella bergamasca è stata una migrazione vincente, guidata da capacità di adattamento e in grado di cogliere tutte le opportunità (e la capitale delle lagune offriva numerose opportunità!) nel rapporto con gli altri. Dei migranti che formarono a Venezia una comunità coesa, creativa, intraprendente in molti campi, un po’ temuta e spesso invidiata, l’Ateneo vuole raccontare storia e storie, dal 1428 fino a quell’anno terribile per la Serenissima, il 1797 della Rivoluzione.
Più di 37 relazioni di altrettanti studiosi appartenenti all’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti e provenienti da Università italiane e straniere e da Associazioni e Istituti della cultura. Dai contributi saranno tratti risultati utili a fornire nuovi punti di vista per conoscere l’importanza del ruolo di Venezia sulla Terraferma e l’influenza dell’apporto di Bergamo nei confronti della Serenissima. Gli incontri si terranno nell’arco di sette mesi, da ottobre 2021 ad aprile 2022, in occasione delle celebrazioni “Venezia 1600”. Gli incontri si svolgeranno in webinar su piattaforma zoom e saranno registrati sul canale youtube dell’Ateneo di Scienze Lettere e Arti.
Mappatura delle memorie veneziane a Bergamo attraverso videoclip (mura, porte urbiche, palazzo del Podestà, palazzo del Capitano, fiera, lazzaretto…) e creazione di itinerari sulla mappa interattiva del sistema xDams all’interno del sito dell’Ateneo.
3)Mappatura delle presenze bergamasche a Venezia attraverso rielaborazioni grafiche e creazione di itinerari su una mappa interattiva della città, predisposta dal sistema xDams all’interno del sito dell’Ateneo
Organizzatori: Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo
Altre informazionu sulla pagina Facebook dell' Ateneo di Scienze, Lettere e Art di Bergamo e sul canale Youtube.
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