Il dialogo tra arte moderna e voci del presente si esprime a Ca’ Pesaro anche in occasione della grande mostra dedicata a Il ritratto veneziano dell’Ottocento, con lo sguardo contemporaneo di un grande interprete del nostro tempo, Maurizio Pellegrin.
Nato a Venezia nel 1956 e residente a New York, Pellegrin articola un’esposizione in due momenti: il lavoro The Others, composto da più di cento ritratti del Settecento e Ottocento, con l’inserzione di oggetti e tessuti, dove compare la presenza umana, non sempre immediatamente dichiarata o percepibile. Sono lavori che costituiscono in un certo modo il suo autoritratto ideale.
La prima sala presenta le riflessioni dell’artista intorno alla sua identità e alla visione di se stesso e della propria storia. Agli immaginari autoritratti della testa di Pellegrin presa di profilo si alternano rappresentazioni della città di origine, Venezia, esposti insieme a occhi e volti di altre memorie che emergono dai disegni e dagli appunti del passato. Pur concentrandosi sulla memoria, il lavoro non è una sorta di reliquiario adibito alla sola funzione di ricordo o indagine storica. I componenti sono il pretesto per una nuova condizione della comunicazione; il passato diviene in questo modo una riserva di energia che trova la sua espressione nello spostamento e nella vibrazione. Insieme ai ritratti sono esposti gli oggetti di Memories (The Corsets), opera del 2021 che suggerisce le figure e i ritratti attraverso i segni della presenza, fisica ed intima, del corpo.
A cura di Elisabetta Barisoni In collaborazione con Marignana Arte e Galleria Michela Rizzo.
Nato a Venezia nel 1956 e residente a New York, Pellegrin articola un’esposizione in due momenti: il lavoro The Others, composto da più di cento ritratti del Settecento e Ottocento, con l’inserzione di oggetti e tessuti, dove compare la presenza umana, non sempre immediatamente dichiarata o percepibile. Sono lavori che costituiscono in un certo modo il suo autoritratto ideale.
La prima sala presenta le riflessioni dell’artista intorno alla sua identità e alla visione di se stesso e della propria storia. Agli immaginari autoritratti della testa di Pellegrin presa di profilo si alternano rappresentazioni della città di origine, Venezia, esposti insieme a occhi e volti di altre memorie che emergono dai disegni e dagli appunti del passato. Pur concentrandosi sulla memoria, il lavoro non è una sorta di reliquiario adibito alla sola funzione di ricordo o indagine storica. I componenti sono il pretesto per una nuova condizione della comunicazione; il passato diviene in questo modo una riserva di energia che trova la sua espressione nello spostamento e nella vibrazione. Insieme ai ritratti sono esposti gli oggetti di Memories (The Corsets), opera del 2021 che suggerisce le figure e i ritratti attraverso i segni della presenza, fisica ed intima, del corpo.
A cura di Elisabetta Barisoni In collaborazione con Marignana Arte e Galleria Michela Rizzo.
Data:
da Venerdì, Novembre 24, 2023 a Lunedì, Aprile 1, 2024
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Prezzo:
A pagamento
Orari:
Dal 01 novembre al 31 marzo: 10.00 – 17.00 (ultimo ingresso ore 16.00)
Dal 01 aprile: 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00)
Chiuso il lunedì
APERTURE STRAORDINARIE
Lunedì 01 gennaio 2024
Dal 01 novembre al 31 marzo: 10.00 – 17.00 (ultimo ingresso ore 16.00)
Dal 01 aprile: 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00)
Chiuso il lunedì
APERTURE STRAORDINARIE
Lunedì 01 gennaio 2024