L’isola di Sant'Erasmo, lunga circa quattro chilometri, è tradizionalmente considerata l’orto di Venezia: già nel XVI secolo il suo territorio veniva descritto come una campagna ricca di coltivazioni, in grado di rifornire la città di ortaggi e frutti “in molta abbondanza e perfetti”. La sua vocazione agricola è viva tutt’oggi, e a Sant’Erasmo si producono ancora prelibatezze locali come il carciofo violetto, una varietà molto ambita fin dai tempi della Serenissima. I suoi primi teneri germogli sono detti castraùre, ricercatissime in primavera, una vera squisitezza. A maggio, la Festa del Carciofo celebra questo prodotto con degustazioni e bancarelle ricche di sapori genuini. Un’altra importante sagra enogastronomica è la Festa del Mosto, che si svolge in genere i primi di ottobre ed è dedicata al vino novello.

Nel corso dei secoli, l’isola ha svolto anche altre importanti funzioni, come ad esempio quella strategica. Le antiche fortificazioni militari sono ancora in parte visibili. La più importante e meglio conservata è la circolare Torre Massimiliana, costruita dagli austriaci a metà Ottocento. Ci sono poi la casamatta trilobata del Ridotto Nuovo e la Testa di Ponte, restaurata come riva e giardino pubblico. Tuttora la strada che collega questa riva con le diverse zone di fortificazione si chiama Via dei Forti. L’isola però è anche un luogo di perfetto relax: la spiaggia del Bacàn, a due passi dalla Torre Massimiliana, è molto apprezzata dai veneziani nella bella stagione.

Con un’unica strada che la percorre lungo tutto il perimetro, Sant’Erasmo è l’unica isola della laguna nord di Venezia completamente ciclabile, ed è perfetta da esplorare anche a piedi.

L’isola è raggiungibile con la linea 13 dei vaporetti ACTV da Venezia (Fondamente Nuove), Murano e dal litorale di Cavallino-Treporti: un percorso che offre di per sé panorami incantevoli tra canali e barene. In questo caso, una volta sbarcati, potete eventualmente noleggiare la bici sul posto. I sentieri si snodano tra campi coltivati e orti, offrendo scorci sul litorale di Cavallino e sulle isole circostanti. Ci sono molte stradine e deviazioni che conducono alle tante aziende agricole della zona: potete scegliere quali visitare in base alla stagione e agli orari di apertura (contatti e link alle singole aziende a fine testo).

Altrimenti, è possibile partecipare ad appositi tour in bicicletta organizzati dal Comune di Venezia da aprile a settembre 2025, che partono con il vaporetto da San Giuliano, a Mestre. In questo caso potete portare la bicicletta con voi: l’itinerario sarà adattato in base alla stagione e alla disponibilità delle aziende pronte ad accogliervi. Ci sarà una guida esperta a svelarvi le specificità del territorio e dei suoi prodotti unici.

L’itinerario che qui vi proponiamo parte dalla fermata del vaporetto di Capannone, da dove si può proseguire, in bici o a piedi, lungo la Strada Vicinale dei Forti. Dopo circa un chilometro si arriva alla spiaggia del Bacàn: una piccola oasi sabbiosa appartata, luogo di ritrovo preferito dai veneziani soprattutto in estate.

La spiaggia è dominata dall'imponente Forte di Sant’Erasmo, meglio conosciuto come Torre Massimiliana, sulla punta di sud-ovest. Costruita dagli austriaci tra il 1843 e il 1844, sul precedente forte francese del 1811-14, ha una pianta circolare, che consentiva l’osservazione e il tiro a giro di orizzonte. Questa singolare struttura era stata ideata dall’arciduca Massimiliano d’Asburgo-Este, ed è uno dei rari esempi visibili in Italia.

Utilizzata fino alla Seconda Guerra Mondiale per scopi militari, è stata poi utilizzata come abitazione per sfollati e magazzino agricolo. Oggi, grazie ad alcuni volontari, è aperta occasionalmente per mostre ed eventi.

Chi è in bicicletta o ha tempo ed energie per proseguire la camminata, può continuare lungo Via dei Forti per circa 3,5 chilometri, ammirando la vista sul litorale di Cavallino-Treporti, fino a raggiungere la parte più incontaminata dell’isola, caratterizzata da orti e vigneti. Da qui, imboccando Via de le Motte si arriva alla fermata Punta Vela del vaporetto, con vista sull’isola di San Francesco del Deserto e il suo convento francescano. Lungo questa parte del percorso è più facile incontrare alcuni cippi di conterminazione lagunare, posti alla fine del Settecento per indicare i confini della laguna (vedi la mappa su https://centocippi.it/). Continuate per altri 1,5 chilometri per visitare la moderna chiesa del Cristo Re; da qui potete prendere il vaporetto per Treporti o tornare alla fermata Capannone, che si trova a circa 2 chilometri.

Ecco un elenco delle aziende che aderiscono alle visite guidate promosse dal Comune di Venezia, ma che potete anche scegliere di visitare in autonomia, costruendo il vostro itinerario personalizzato.

Mazzorbo