Anselm Kiefer a Palazzo Ducale
“Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po’ di luce”
L’arte contemporanea entra a Palazzo Ducale, per l’esposizione che sarà fulcro della quinta edizione di MUVE Contemporaneo, rassegna biennale della Fondazione Musei Civici di Venezia che ha come cifra la riflessione sulla relazione dell’arte dell’oggi con i musei.
Il progetto dell’artista tedesco sarà concepito appositamente per la sede della Serenissima, in dialogo con la decorazione cinquecentesca della sala. Il ciclo dei dipinti di Kiefer aprirà un confronto serrato con le trentanove tele monumentali del soffitto della Sala dello Scrutinio e più in generale con la valenza eroica dell’intero apparato decorativo del Palazzo.
Anselm Kiefer è uno dei massimi artisti viventi ed è noto per la sua ricerca visiva profonda, colta e articolata, che comprende vaste allusioni alla letteratura, alla filosofia e alla storia, in una riflessione sempre tesa alla dimensione esistenziale. In particolare, nel caso delle opere per Palazzo Ducale, Anselm Kiefer si ispira al pensiero di Andrea Emo, filosofo nato a inizio Novecento da una famiglia veneziana di nobili origini. Partendo da una considerazione profonda e meditata sulla storia millenaria di Venezia, Anselm Kiefer offrirà una interpretazione personale dell’umanità e del suo destino.
Nel proporre alla Città e al pubblico internazionale questa installazione, l’intenzione della Fondazione sarà quella di sottolineare il ruolo che l’arte contemporanea oggi riveste nella riflessione su temi universali e attuali.
Legata alle celebrazioni per i 1600 anni dalla fondazione di Venezia, l’attesa installazione di Kiefer, fra i massimi artisti viventi, sarà allestita con il sigillo di un titolo ripreso dagli scritti del filosofo veneziano Andrea Emo: “Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po’ di luce”. Il ciclo di dipinti creati appositamente per Palazzo Ducale nel corso del 2020 e 2021, si dispiega nello spazio e nella magnificenza della Sala dello Scrutinio, in serrato confronto con le trentatré tele monumentali del soffitto e con la valenza eroica dell’intero ciclo decorativo del Palazzo, a sottolineare il ruolo dell’arte contemporanea nella riflessione su temi universali, che trascende Venezia per aprirsi a visioni filosofiche attuali.
Con il supporto di Gagosian Gallery
Con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna.
Foto © Georges Poncet
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