Alberto Andreis e Giovanni Marinelli sono i protagonisti di una bi-personale il cui oggetto è l’interpretazione della realtà attraverso lo studio della città come organismo fisico e meta-fisico.
Il titolo dell’esposizione, Le città invisibili, è un chiaro omaggio alla sorprendente, e ancor oggi innovativa, opera del grande scrittore italiano Italo Calvino.
Lo spirito dell’esposizione è raccontare di una città personale, intima, nascosta, di città che potrebbero essere qui, ma forse si trovano altrove. Un altrove, che essendo difficilmente localizzabile, le rende di fatto invisibili.
La città invisibile è un’atmosfera onirica, un simbolo, è finzione e chimera, è mentire e dire la verità. La propria. Con gli occhi di chi guarda e diversamente negli occhi di chi vede. Le città invisibili di questi due fotografi ritrovano nel fondo della memoria, nell’inconscio o nella ragione, le figure di molte città, per raccontarle. Entrambi hanno la capacità di interpretare, attraverso l’arte, lo spirito del proprio tempo e restituirlo in assoluta libertà.
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Martedì-Domenica, dalle 10.00 alle 18.00