L’esposizione intende raccontare la nascita, lo sviluppo, il declino e la rinascita della Scuola del Merletto di Burano.
Aristocrazia e politica illuminate, con il patrocinio di Margherita di Savoia, a fine ‘800 elaborarono un progetto per il rilancio del merletto veneziano con l’apertura di scuole: la prima a Burano nel 1872, recuperata un’anziana maestra superstite, Cencia Scarpariola, poi altre a Venezia, nel Litorale, in Terraferma.
I decori erano tratti dai repertori del passato: si riprodussero così tutte le tipologie stilistiche, spesso con una precisione tecnica superiore alle originali, ma restando modesti i rinnovamenti iconografici ispirati ad Art Nouveau e Déco. L’attività proseguì per decenni grazie a generose commissioni dei Reali e a finanziamenti della famiglia Marcello, ma il mutare delle mode e la diminuita disponibilità finanziaria generale, stravolta dalla grande guerra, la tendenza a persistere su modelli iconografici del passato, l’altissimo costo del fatto a- mano rispetto al prodotto industriale, la concorrenza dei numerosi altri centri sorti in Italia, resero vano ogni sforzo.
Nel secondo dopoguerra si realizzano solo accessori minori e souvenirs per il turismo e negli anni Settanta cominciarono a scomparire scuole e laboratori. Un decennio dopo, però, l’iniziativa di un Consorzio voluto da enti pubblici e privati, dalla Fondazione Adriana Marcello, portò nel 1981 all’apertura del Museo della Scuola, ad una serie di mostre tematiche di successo e all’organizzazione di corsi teorico-pratici sull’arte del merletto di Venezia e Burano, per impedirne ancora una volta l’oblio
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Inaugurazione: mercoledì 28 febbraio ore 12.30 con presentazione vincitori Premio “Un Merletto per Venezia“
Orario 10.00 – 17.00 ultimo ingresso 16.30
Chiuso il lunedì
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