In apertura il31 marzo al Museo ebraico di Venezia, una mostra molto particolare: una sala dedicata ai Manga di soggetto ebraico disegnati da Thomas Lay.
Thomas Lay inizia a disegnare all’età di 25 anni, in Giappone, nello studio di Yumiko Igarashi, autrice di Candy Candy e Georgie.
Dopo lo studio all’Accademia di Arte Drammatica di Parigi, Lay decide di seguire la sua prima, grande passione, iniziando così il percorso formativo che lo porterà a Tokyo, riuscendo nell’intento di entrare a fare parte del team di lavoro di Igarashi.
Oggi Lay alterna la sua professione di interprete di giapponese all’arte dell’illustrazione, traendo forte ispirazione dalla cultura ebraica, alla quale è dedicata questa sua prima collezione di lavori iconografici: «da ebreo, trovo importante e molto innovativo rappresentare la nostra cultura millenaria, attraverso un linguaggio grafico attuale e popolare come quello dei manga, universalmente riconosciuti».
Lay crea così un connubio tra la cultura ebraica e nipponica, così ricche di tradizioni intatte e sotto diversi aspetti molto simili tra loro.
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