Attorno a Klimt. Giuditta, eroismo e seduzione

A partire dal mese di dicembre 2016 la Fondazione Musei Civici di Venezia inaugura una serie di iniziative culturali per attivare un laboratorio permanente per l’arte moderna e contemporanea al Centro Candiani di Mestre.
Il progetto intende favorire la conoscenza e lo scambio del ricco patrimonio della Città di Venezia, conservato nelle collezioni della Fondazione, con la città di Mestre e con l’area Metropolitana. Da questa volontà di contaminazione nasce Cortocircuito. Dialogo tra i secoli, che intende proporre inediti colloqui tra passato e presente, ma soprattutto cortocircuiti visivi ed emozionali.

Il primo progetto espositivo è dedicato al mito di Giuditta, a partire dalla tradizione figurativa fino alle interpretazioni più avanzate del ‘900. Centro dell’esposizione sarà il capolavoro della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca' Pesaro, Giuditta II di Gustav Klimt.  Intorno a questa potente icona del XX secolo si articoleranno, in oltre ottanta opere esposte, una serie di suggestioni tra antico e contemporaneo, che dalla figura di Giuditta in ambito biblico e dalla sua fortuna tra Cinquecento e Seicento arriveranno al Simbolismo ottocentesco e al clima della Secessione Viennese, fino all’interpretazione del mito che il padre della psicanalisi, Sigmund Freud, diede nel 1917 con Il tabù della verginità. Il passaggio da femme fatale a demone del ‘900 sarà evidente anche nel linguaggio cinematografico, espresso nel video Giuditta: metamorfosi sullo schermo, realizzato con brani delle più celebri donne passate sul grande schermo nei primi vent’anni del secolo scorso. 
Cortocircuito continuerà in aprile con un nuovo appuntamento (Io sono un santo, Mestre, Centro Candiani, 14 aprile- 4 giugno 2017), dedicato al capolavoro di Tiziano Vecellio, L’annunciazione, 1522, che sarà messo in relazione con la straordinaria epifania di materia e segno di Lucio Fontana.

Tra gennaio e marzo sono in programma una serie di incontri dedicati ad alcuni particolari temi: il primo appuntamento sarà venerdì 27 gennaio alle ore 18, direttamente in mostra (per l'occasione a ingresso gratuito, fino a esaurimento dei posti disponibili), con Vittorio Pajusco dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, che parlerà di “Klimt e i Klimtiani a Venezia”. Partendo dalle due grandi mostre in cui Gustav Klimt è presente in Italia tra il 1910 e il 1911, l’incontro indagherà la determinante influenza che l’artista viennese esercitò nei confronti di molti artisti italiani. In particolare, si sottolineerà come a Venezia i giovani pittori e scultori che si incontravano nelle mostre periodiche dell'Opera Bevilacqua La Masa, furono sensibili allo stile legato al mondo tedesco delle Secessioni, in cui Klimt ebbe un ruolo fondamentale.

Seguiranno altri due appuntamenti, sempre alle ore 18: mercoledì 22 febbraio con Gabriella Belli su “Apollineo e dionisiaco nella pittura allegorica di Gustav Klimt” e venerdì 3 marzo con Flavio Caroli dal titolo “Il museo dei capricci”.