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Thomas S. Eliot e i suoi “Quattro Quartetti”.

spettacolo di musica e letteratura con Emidio Clementi e Corrado Nuccini.

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La letteratura diventa musica nel nuovo appuntamento della rassegna “Diamoci del tempo” al T Fondaco dei Tedeschi di Venezia. Giovedì 18 gennaio (ore 19.30) Emidio Clementi dei Massimo Volume (voce) e Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò (chitarra e programmazioni) propongono un viaggio letterario attraverso le parole di Thomas S. Eliot e i suoi “Quattro Quartetti”. “Un viaggio dal cuore, un luogo segreto dello spirito”, il titolo del progetto e del disco che dà voce e musica all’opera di T.S. Eliot, in uno spettacolo dalla forte impronta teatrale, organizzato in collaborazione con Veneto Jazz e curato da Stefano Spagnolo.
 
Ci vuole coraggio a decidere di prendere un classico letterario del ‘900 - i “Quattro Quartetti” del poeta e critico letterario statunitense T.S. Eliot - e reinterpretarlo in maniera completamente inedita. Coraggio che evidentemente non manca ad Emidio Clementi e Corrado Nuccini che proprio dalla rielaborazione dei “Quattro Quartetti” decidono di ripartire dopo avere iniziato a collaborare insieme per lo spettacolo/reading tratto da “La ragione delle mani” (raccolta di racconti firmati proprio da Emidio Clementi e pubblicati da Playground) e per “Notturno americano” dove la scrittura di Clementi intrecciava il suo percorso con quella di Emanuel Carnevali. Un percorso nato da un’amicizia e che arriva a compimento ora con quello che è a tutti gli effetti il primo disco ufficiale firmato in coppia dal duo.
 
T.S. Eliot impiegò quasi otto anni - dal 1934 al 1942 - per terminare i suoi “Quattro Quartetti”, un poema unico composto da quattro sezioni differenti scritte in periodi diversi e anche abbastanza distanti l’una dall’altra. Un vero e proprio classico moderno che è riuscito a superare indenne lo spettro del tempo. “Quattro quartetti” come sono quattro i luoghi che fanno da titolo alle diverse sezioni (Burnt Norton, East Coker, The Dry Salvages e Little Gidding) e che rimandano direttamente alle quattro stagioni (autunno, inverno, primavera ed estate) e ai quattro elementi (acqua, aria, terra e fuoco), per quello che può essere inteso a tutti gli effetti come un viaggio all’interno della natura umana.
 
Negli anni sono tantissimi gli autori che hanno provato a rielaborarlo e altrettanti sono gli attori che ne hanno fornito una loro interpretazione, ma nessuno aveva provato a fondere l’elemento ritmico già presente nelle parola di Eliot con un tessuto musicale inedito, composto per l’occasione e che prova a far convivere trame sonore vicine alla musica ambient con suggestioni etniche e improvvise impennate chitarristiche.
 
Un lavoro che è a sua volta un vero e proprio disco (42 Records - CD,Vinile in edizione limitata e digitale- con distribuzione Master Music e Believe in uscita il prossimo 24 marzo) che ha senso anche come opera a sé pure per chi non possiede alcuna confidenza con il poema di Eliot, qui declamato alla perfezione da Emidio Clementi su una traduzione Garzanti del 1994.
 
L’evento è organizzato in collaborazione con Veneto Jazz per la rassegna “Diamoci del tempo” e si svolge all’Event Pavilion, lo spazio restaurato da Rem Koolhaas, al quarto piano dell’edificio.
 
 
Date: 
Thursday, January 18, 2018
Price: 
Free

Inizio ore 19.30.

Ingresso libero su prenotazione, scrivendo a fondaco.culture@dfs.com